Abbiamo trovato alloggio in una guesthouse, in una camera doppia con qualcosa simile a pelo di golden retriever sul pavimento, un mega letto matrimoniale (che ha il copriletto con le rose uguale a quello che aveva mia nonna!) e una rete sfondata in cui dormiamo a turno (giusto x non perdere l’abitudine di cambiare letto tutte le sere!)…
C’è una cucina e UN bagno condiviso con altre 7 persone...
C’è una cucina e UN bagno condiviso con altre 7 persone...
un australiano nero cinquantenne (o forse anche di più) che è il sosia di Bill Cosby dei Robinson ed è qua da più di anno a raccogliere arance… è un po’ fuori di testa e forse un po’ troppo logorroico ma ci fa morire dal ridere…
un ragazzo e una ragazza coreani che non si capisce se stiano insieme o no, i cui nomi inglesi sono Wood e Julia (sul motivo per cui lui abbia scelto un nome del genere abbiamo ampiamente fantasticato!! =)), con cui mi faccio delle lunghe chiacchierate (tra un po’ parlo inglese con accento coreano…)
una ragazza anche lei coreana con cui la sera guardo Sex and the city (si è comprata tutti i dvd)…
una taiwanese che non parla…
un’altra coreana e una giapponese…
Insomma… un bel meltin pot…
Per il lavoro eravamo pieni di aspettative… Inutile dire che sono state tutte ampiamente disattese...
La paga è una miseria: 25$ ogni bin riempito... da 45 minuti a un’ora per riempirne uno… in tre!! E come se non bastasse la giornata lavorativa va dalle 5 alle 6 ore perché le povere arancette non possono essere raccolte se non ci sono almeno 13 gradi…
E va beh… tanto lo sapevo già che con le farm non si diventa ricchi… Proviamo a vedere i lati positivi: almeno non abbiamo bisogno di comprare frutta per un po’ e le arance sono davvero le più buone che abbia mai mangiato!
Ma non è finita qui… oltre al danno, c’è anche la beffa…
Infatti, già dopo i primi giorni ci siamo resi conto che la maggior parte della gente che raccoglie arance sono locals, ovvero gente che fa questo lavoro da una vita e che riempie due bins quando tu sei ancora a metà del primo (in tre!!!)…
Dopo qualche giorno di fruit picking poco fruttifero abbiamo iniziato a considerare l’ipotesi di lavorare nella packing factory… Io sono stata assunta subito, mentre i boys per ora fanno solo il turno di notte dalle 6 alle 10 pm...
E così da qualche giorno passo la mia vita a selezionare e inscatolare arance da mandare in Giappone... Tutto il giorno io, le arance e una scatola… con un bel rumore assordante di sottofondo e un freddo polare… in attesa che suoni la sirena che segnala il break o la fine del turno…
Non posso neanche spegnere il cervello e inscatolare e basta perché se metto un’arancia che non va bene i giapponesi s’incazzano, ma se ne scarto una che in realtà andrebbe bene sto sprecando i profitti di Mr Nippys… ma chissenefrega dei giapponesi e dei profitti di Nippys!!!
Devo solo resistere due settimane…
un ragazzo e una ragazza coreani che non si capisce se stiano insieme o no, i cui nomi inglesi sono Wood e Julia (sul motivo per cui lui abbia scelto un nome del genere abbiamo ampiamente fantasticato!! =)), con cui mi faccio delle lunghe chiacchierate (tra un po’ parlo inglese con accento coreano…)
una ragazza anche lei coreana con cui la sera guardo Sex and the city (si è comprata tutti i dvd)…
una taiwanese che non parla…
un’altra coreana e una giapponese…
Insomma… un bel meltin pot…
Per il lavoro eravamo pieni di aspettative… Inutile dire che sono state tutte ampiamente disattese...
La paga è una miseria: 25$ ogni bin riempito... da 45 minuti a un’ora per riempirne uno… in tre!! E come se non bastasse la giornata lavorativa va dalle 5 alle 6 ore perché le povere arancette non possono essere raccolte se non ci sono almeno 13 gradi…
E va beh… tanto lo sapevo già che con le farm non si diventa ricchi… Proviamo a vedere i lati positivi: almeno non abbiamo bisogno di comprare frutta per un po’ e le arance sono davvero le più buone che abbia mai mangiato!
Ma non è finita qui… oltre al danno, c’è anche la beffa…
Infatti, già dopo i primi giorni ci siamo resi conto che la maggior parte della gente che raccoglie arance sono locals, ovvero gente che fa questo lavoro da una vita e che riempie due bins quando tu sei ancora a metà del primo (in tre!!!)…
Dopo qualche giorno di fruit picking poco fruttifero abbiamo iniziato a considerare l’ipotesi di lavorare nella packing factory… Io sono stata assunta subito, mentre i boys per ora fanno solo il turno di notte dalle 6 alle 10 pm...
E così da qualche giorno passo la mia vita a selezionare e inscatolare arance da mandare in Giappone... Tutto il giorno io, le arance e una scatola… con un bel rumore assordante di sottofondo e un freddo polare… in attesa che suoni la sirena che segnala il break o la fine del turno…
Non posso neanche spegnere il cervello e inscatolare e basta perché se metto un’arancia che non va bene i giapponesi s’incazzano, ma se ne scarto una che in realtà andrebbe bene sto sprecando i profitti di Mr Nippys… ma chissenefrega dei giapponesi e dei profitti di Nippys!!!
Devo solo resistere due settimane…