LA MIA AUSTRALIA

Per chiunque capitasse sul mio blog, volontariamente o casualmente, magari navigando nella rete cercando tutt'altro:

questo è il diario di un viaggio...
il diario di un anno vissuto al 1000%...
il diario della mia avventura nella terra dei canguri...


Non so bene quando tutto sia iniziato... probabilmente quando, durante l'ultimo anno di università, parlando di progetti futuri, ho scoperto che almeno tre dei miei amici avevano il mio stesso sogno: l'Australia!
Anche se in realtà forse tutto era iniziato molto molto tempo prima, quando i miei genitori mi avevano regalato la cassetta di Bianca e Bernie nella terra dei canguri..., durante l'estate del 2007, mentre scrivevo una noiosissima tesi sulla cartolarizzazione dei crediti e sapevo che in pochi mesi mi sarei laureata, ho iniziato seriamente a pensarci: parto o non parto??
Nel frattempo due dei miei amici avevano accantonato il loro sogno e deciso di lanciarsi nell'ambiente lavorativo... io invece rimandavo apposta l'invio dei cv, per evitare di trovarmi nella situazione di dover prendere una decisione difficile...
A settembre, al compleanno di un amico (precisamente il compleanno del Capo in Taverna a Langhirano!), forse dopo un cocktail di troppo, io e Vito ci siamo guardati negli occhi e ci siamo detti: PARTIAMO!!
A ottobre ci siamo laureati... e dopo pochi giorni avevamo già passaporto, visto e un biglietto aereo per Sydney datato 27 novembre 2007...
Sono partita dall'Italia con circa 3500 dollari australiani senza sapere bene cosa avrei fatto una volta arrivata là... ho vissuto a Sydney per 4 mesi e poi ho passato altri 6 mesi con il mio backpack sulle spalle in giro per il continente, dormendo in ostelli, in tenda e in roulotte scassate...
Nel frattempo gli altri due ragazzi, Dani e il Bent, che avevano rimandato la partenza, ci hanno raggiunto alla spicciolata...
Ho lavorato come cameriera in tre ristoranti diversi, mi sono spaccata la schiena in un campo di pomodori e ho raccolto e impacchettato arance...
Ho comprato una macchina (anzi, un terzo di macchina), che ci ha portato in giro x quasi 40.000 chilometri!
Non ho la presunzione di dire di aver girato tutta l'Australia, ma posso sicuramente dire di averne percorso gran parte della sua circonferenza...
Ed è stato l'anno più bello della mia vita...

La mia Australia:


Visualizzazione ingrandita della mappa


I post più interessanti:

- l'arrivo a Sydney

- prime foto all'Opera House

- job hunting

- Natale 2007 dall'altra parte del mondo

- Capodanno ai Botanic Gardens

- nuovo lavoro

- disavventure con l'acqua bollente

- primi progetti e vita a Sydney

- gita alle Blue Mountain

- in macchina verso Brisbane

- i pomodori di Bundaberg

- Fraser Island

- la mia prima volta sott'acqua

- Whitsundays Islands

- la macchina nuova

- nell'outback

- le arance

- viaggio nel Northern Territory

- il West (prima parte)

- il West (seconda parte)

- nel Nullarbor

- Melbourne

- qualche giorno in Tasmania

closing time

Sono passati già due mesi... forse un po' di più... e ancora di chiudere capitoli non se ne parla...
Fin'ora, con il fatto che Vito (il ragazzo con cui sono partita esattamente un'anno fa, ndr) era ancora là, ho continuato a vivere con un piede nell'altro emisfero... cosa starà facendo, cosa farei se fossi ancora là... difficile dare un taglio netto...
Ora Vito è tornato, ma non è successo quello che pensavo sarebbe successo...
Credo che con la testa sarò sempre un po' là... ma ora sono contenta che sia così...
E ancora dopo due mesi, ogni giorno scopro me stessa un po' diversa... qualche lato del mio carattere che non conoscevo e che l'Australia mi ha lasciato...
Sono diventata più grande, più forte e pronta ad affrontare la vita??
Non lo so...
Vedremo...

Chiudo qui il mio blog perchè la mia avventura nella terra dei canguri finisce qui... spero di aprirne prima o poi uno nuovo... chissà...

Grazie a Barbara, che è la persona più solare, generosa e disponibile che io abbia mai conosciuto...
Grazie a tutte le persone che per un tratto più o meno breve sono capitate sulla mia stessa strada, rendendo unica e speciale questa esperienza...
Grazie ai miei tre uomini, che ognuno a suo modo, mi hanno sopportata, coccolata e fatta sentire protetta lungo questo lungo viaggio...

Quando sono tornata credevo che l'unica cosa che volevo fare fosse viaggiare... ora so che ci sono tanti modi diversi per farlo... la vita è un viaggio...


"every new beginning comes from some other beginning's end"


il cerchio si chiude

Gli ultimi giorni in Australia li ho passati nel posto in cui tutto era cominciato... Sydney!!
Ho riassaporato le luci dell'harbour di notte, i tramonti a Watsons Bay, il sole di Bondi, i locali e il delirio di Kings Cross, gli ultimi noodles alle food court e la fantastica compagnia di Barbara, tra il Great Aussie, la Hillsongs e tanti cappuccino con banana bread...
Ultimi souvenir, un ultimo saluto al 559 di Crown Street (luogo che per tre mesi ho chiamato casa!), l'ultimo cheese naan all'indiano di fronte, un super pranzo al fish market con Barbara e Domenico e... senza fare in tempo a rendermene conto... mi sono trovata in Victoria Street a salire sullo shuttle bus per l'aeroporto... lo stesso shuttle bus e la stessa Victoria Street di dieci mesi prima...
E poi in un lampo ero a casa... con la Jody che mi saltava addosso all'aeroporto e non smetteva di leccarmi... macchine che guidano a destra... bidet in casa... prosciutto a cena... lo stesso letto tutte le sere...
e l'Australia rimasta così lontana...


559 Crown Street



pranzo al fish market


Watsons Bay


cappuccino and banana bread


I'm back home...

tanto tempo fa... in the middle of nowhere

Per tutto il tempo in cui sono stata in Australia ho letto e sentito parlare di tanti posti, che poi sono diventati per me un po' delle icone... Uno di questi, e forse l'unico che credevo non avrei mai visto, il famoso Nullarbor...
E' un posto di cui si sa poco... se non che è una tappa obbligata per chi da Perth volesse raggiungere il resto dell'Australia via terra...
E non è un posto qualunque... la Nullarbor Plain è una delle regioni semi-desertiche più grandi del mondo... un pezzo di limestone senza alberi grande quanto Spagna, Portogallo e Francia messi insieme... In mezzo ci passano tre fusi orari, una linea ferroviaria, e un'autostrada che è stata finita di asfaltare appena trent'anni fa e che all'occasione funge anche da pista da atterraggio per gli aerei...
In realtà l'autostrada, la Eyre Highway, attraversa la Nullarbor Plain solo per un breve tratto, mentre nel resto del tragitto segue per lo più la costa, segnando il confine meridionale del vero e proprio Nullarbor...
Non ci vuole ne coraggio nè incoscienza ad intraprendere un viaggio del genere... solo voglia di guidare per chilometri e chilometri in mezzo al niente, lungo strade sempre dritte... e forse anche una buona dose di fiducia nel proprio mezzo, visto che l'ultima officina meccanica del Western Australia è a Norseman e la prima del Southern Australia sta a Nundroo... 1038 km dopo!!
Io e Dani abbiamo deciso di fidarci ancora una volta della nostra macchina...
Una volta lasciato Perth abbiamo fatto tappa ad Hyden, per vedere la famosa Wave Rock... una roccia a forma di onda che lascia a bocca aperta da quanto è enorme...


La sera non è stato semplice trovare un posto caldo dove dormire perchè nella tappa prevista, la città mineraria di Kalgoorlie, gli ostelli erano tutti full, probabilmente presi d'assalto da minatori.
Per fortuna abbiamo trovato un alloggio di fortuna a Coolgardie... un caravan in loco... ovvero una roulotte vecchissima in un campeggio che cadeva a pezzi...


La mattina dopo abbiamo raggiunto Kalgoorlie e ci siamo diretti al Super Pit, la miniera d'oro a cielo aperto più grande d'Australia e del mondo!! E' davvero qualcosa di impressionante...
E' possibile osservare la miniera e i lavori dall'alto di un lookout appositamente costruito, dal quale ci si sente davvero piccoli davanti all'immensità di quel posto e alle macchine giganti al lavoro. In città le strade sono enormi appunto xchè vi devono transitare camion e ruspe giganti...


Una volta lasciata Kalgoorlie ci siamo diretti verso sud, dove da Norseman inizia la Eyre Highway. Da lì in poi, per 1.200 chilometri gli unici centri abitati sono solo roadhouse e si deve guidare lungo il tratto di strada sempre dritta più lungo d'Australia...


Ha voluto guidare Dani ma confermo che non ha mai girato il volante!! =)
La seconda sera si presenta per la seconda volta il problema "dove dormire". Non ci sono molte alternative: fa un freddo polare e la tenda è da suicidio... la roadhouse di Madura, dove arriviamo al tramonto, offre solo doppie in motel a 75 dollari... la roadhouse successiva è a circa 200 km e chissà se ha backpackers accomodation più economiche...
E' la prima volta che superiamo i 30$ a testa per dormire e ci rendiamo conto da subito che le nostre previsioni di spesa saranno ampiamente superate...
Almeno avevamo il bagno in camera... un lusso al quale non ero più abituata... ;)
La mattina dopo partiamo presto. A mano a mano che si macinano chilometri la vegetazione inizia a farsi sempre più rada e iniziano a vedersi gruppi di canguri tra le sterpaglie! All'inizio non ci avevo fatto nemmeno caso... ho fatto fermare Dani perchè volevo fare una foto alla strada e, quando ho sbattuto la portiera x chiuderla, sono uscite decine di canguri che erano nascosti dietro ai bassi cespugli... Sono rimasta inebetita come una scema e non sono riuscita nemmeno a scattare una foto...
Nel corso della mattinata poi ci hanno attraversato la strada mamma emù con tutti i pulcini al seguito e un dingo...
Lì la natura ha davvero il sopravvento...




la vecchia stazione del telegrafo di Eucla...
sommersa dalla sabbia...

Dopo un bel po' di chilometri attraversiamo il confine e ci troviamo nel South Australia!
Come in ogni confine di stato che si rispetti in Australia, anche qui succede qualcosa di bizzarro... Probabilmente, dato che il confine sta in mezzo al nulla, quelli del South Australia hanno deciso di spostare la stazione di quarantena che controlla che i veicoli entranti nello stato non trasportino
frutta o verdura, in un posto per loro più comodo e più vicino alla civiltà, a 480 km da Border Village!



Da lì inizia il vero Nullarbor...
E lì mi sono trovata davanti lo spettacolo più emozionante a cui abbia mai assistito in vita mia...
Nello scenario mozzafiato del Great Australian Bight, il tratto di scogliera più lungo al mondo in cui termina la Nullarbor Plain gettandosi nell'oceano, c'erano a pochi metri dalla costa, non una o due, ma decine e decine di balene... Alcune erano talmente vicine che potevi sentirle "parlare"... altre le vedevi in lontananza che muovevano la coda... altre si divertivano a fare salti o a sbuffare acqua...




Head of Bight è infatti uno dei pochi luoghi al mondo dove le balene si fermano, tra giugno e ottobre, durante il loro viaggio verso l'Antartide, per riprodursi.
Forse solo chi ama gli animali e la natura quanto me può immaginare cosa si prova a trovarsi di fronte al mammifero più grande del mondo
Ma l'emozione più grande è stato vedere queste enormi creature stare vicino e coccolare i propri piccoli... è indescrivibile...
Non sarei mai voluto andare via da quel posto... e infatti i gestori del parco nazionale ci avevano chiuso dentro!! Siamo dovuti uscire da un passaggio segreto su strada sterrata... =)
Quella sera abbiamo alloggiato alla Nullarbor Roadhouse, fortunatamente in una cheap cabin per backpackers!
La sera, mentre guardavo il sole che se andava e mi regalava l'ennesimo spettacolo di colori, ho realizzato quanto ero lontano da tutto e da tutti... e quanto mi sentissi bene...


Il giorno dopo eravamo già tornati alla civiltà... ai prati verdi e ai pascoli di mucche e pecore del South Australia!
A Ceduna abbiamo comprato uno stickers dà attaccare sulla macchina con scritto "we crossed the nullarbor"!
Orgogliosi dell'impresa, ci siamo avventurati nella Eyre Peninsula alla ricerca delle foche di Point Labatt... 40 km di strada sterrata in cui abbiamo seriamente temuto sulla macchina... Oltretutto non sapevamo nemmeno con certezza se le foche ci sarebbero state o meno...
Per fortuna siamo arrivati sani e salvi, passando per una zona collinare davvero fantastica, solacata da un lago turchese pieno di pellicani... E le foche c'erano eccome (x fortuna x me... se no Dani avrebbe potuto anche uccidermi!)... erano ai piedi di una scogliera, che prendevano il sole spiaccicate sulla spiaggia... buffissime!!


Lungo la strada ci siamo anche fermati a vedere i Murphy's Haystack, che si chiamo così xchè un pazzo le aveva scambiate per delle balle di fieno, l'ennesima formazione rocciosa curiosa a cui non si sa dare una spiegazione...


La sera abbiamo pernottato a Kimba, posto apparentemente insulso e sconosciuto, dove però l'ostello era tutto pieno... solita sfiga che ci ha accompagnato quasi tutto il viaggio!!
Terrorizzati da quanto ci sarebbe potuto costare un'altra notte in motel abbiamo accettato la sistemazione in camping in un caravan... nonostante la signora ci avesse avvertito che avrebbe fatto freddo!! Siamo letteralmente congelati!!
Il problema di queste roulotte è che dentro fa più freddo che fuori!! Maledizione!!
Il giorno dopo, a Port Augusta (paese rimasto storico perchè tre mesi prima avevamo registrato la nostra macchina!), finalmente inizia a riprendere funzione il cellulare e ci rimettiamo in contatto con il mondo esterno...
Qui decidiamo un piccolo fuori programma... Dato che avremmo dovuto passare due giorni nella grigia e piovosa Adelaide per incontrare i nostri amici coreani di Waikerie, perchè non fare una deviazione ai Flinders Ranges?? Why not...
Così abbiamo passato la giornata là... ci siamo visti qualche lookout, qualche incisione rupestre aborigena e abbiamo fatto una bella camminata al Wilpena Pound... Quest'ultimo è un bacino naturale di 80 kmq, circondato da pareti a picco che si innalzano per oltre 500 metri (le foto aeree di questo posto sono spettacolari!!)




Un posto diverso da tutti gli altri che avevamo visto fino a quel momento: molto verde, pieno di boschi e vegetazione e davvero rilassante!
Ovviamente anche nell'ostello di Wilpena non c'era posto per passare la notte... A quel punto inizia ad insinuarsi in me il dubbio che qualche pullman di turisti ci stesse seguendo da Perth (è inverno, fa freddo, per strada non si incontra nessuno e gli ostelli sono sempre pieni... com'è possibile??)
Stavolta però non tutto il male viene per nuocere perchè troviamo posto in un paesino vicino, a Quorn, dove, essendo bassa stagione, abbiamo avuto l'ostello tutto x noi!! Mentre guardavamo la tv straiati sul divano con una bella coperta calda (il riscaldamento anche se è inverno è un optional!) mi sembrava un po' di essere a casa...

Ad Adelaide ci siamo incontrati per il pranzo con Julia, Wood e Betty... è stato davvero belli rivederli dopo un mese e farci raccontare tutto quello che era successo a Waikerie durante la nostra assenza!
Ci hanno portato a mangiare in un ristorante coreano dove hanno ordinato tutto l'ordinabile (i coreani, o forse gli asiatici in generale, hanno l'abitudine di ordinare tutto quello che c'è sul menu, così poi ognuno assaggia un po' di quello che vuole!)... era tutto squisitissimo...
E' stata dura salutarli per la seconda volta...


Una volta lasciata Adelaide la pioggia ci ha accompagnato fino a Mt Gambier... Lì proviamo un'esperienza insolita... dormiamo in un ostello ricavato in una ex prigione!
Ma nonostante l'apparenza lugubre il posto è davvero accogliente e Mt Gambier ci ha davvero stupito con i suoi incredibili giardini sotterranei...





Insieme a Mt Gambier salutiamo anche il South Australia e ci troviamo per la prima volta nel Victoria...


Dal confine abbiamo raggiunto Portland facendo una strada panoramica (non si arrivava più!) in mezzo ai pascoli di mucche e poi ci siamo concessi qualche breve sosta ai paesini di Port Fairy e Warrnambool!
Da Warrnambool inzia la mitica Great Ocean Road, la strada panoramica più famosa d'Australia... Pensavamo di farla tutto d'un fiato, invece ci siamo lasciati incantare dalla bellezza della Shipwreck Coast... con i suoi faraglioni e archi naturali in mezzo al mare, le caverne
scavate dall'acqua, le bellissime scogliere e la potenza dell'oceano..

.


Il tutto accompagnato da fantastici arcobaleni che inspiegabilmente continuavano ad apparire ad ogni curva...


Così ci siamo fermati a Port Campbell (anche qui troviamo un alloggio di fortuna perchè due ostelli su tre erano chiusi x bassa stagione!), ma non prima di andare a fotografare i famosi "Apostoli" al tramonto! Purtroppo le nuvole non sono state clementi, ma lo spettacolo di quel posto con il cielo minaccioso e il mare mosso non poteva essere più azzeccato...


Una volta lasciato la zona di Port Campbella la Great Ocean Road piega verso l'interno, passando per la rain forest di Cape Otaway, dove vivono un sacco di koaletti...


Proseguendo la strada diventa sempre più tortuosa e quando si esce dalla rain forest inizia a seguire la linea costiera, passando per le pittoresche località di villeggiatura di Apollo Bay, Lorne, Anglesea e il paradiso dei surfisti Torquay...
Prima di arrivare a Melbourne ci siamo fermati a Geelong per scoprire cosa fossero le famose bitte dipinte descritte dalla Lonely Planet!
Queste...



tanto tempo fa... somewhere downunder (part two)

Shark Bay è un posto pieno di meraviglie...
La prima meraviglia sta nel fatto che per arrivare sulla penisola che si allunga nella baia, i lati delle strade sono tappezzati di fiori selvatici di tutti i colori! Questa cosa mi sconvolge, perchè il paesaggio è lo stesso che si trova nell'outback: arida terra rossa e cespugli secchi... E' pazzesco!


La seconda meraviglia, e il motivo per cui Shark Bay è iscritta tra i siti del World Heritage, è la presenza di una colonia di stromatoliti viventi. Le stromatoliti sono rocce viventi, presenti sulla terra da tre miliardi e mezzo di anni (che è un lasso di tempo che non riesco nemmeno a capire!), prima di qualsiasi altro essere vivente. Queste creaturine per due miliardi di anni sono state l'unica forma di vita presente sulla terra e il loro semplice respirare ha contribuito ad innalzare il livello di ossigeno presente nell'aria, permettendo lo sviluppo di altre forme di vita più complesse... noi compresi!! Wow...
Senza aver letto il libro di Bryson non sarei di sicuro riuscita a capire la straordinaria importanza di quel luogo... avrei visto soltanto delle rocce e non delle stromatoliti...

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La terza meraviglia di Shark Bay sono le cave di conchiglie! A Shell Beach lo strato di conchiglie raggiunge in alcuni punti i 10 metri, tanto che in passato veniva tagliato in blocchi e utilizzato come materiale da costruzione. Oggi le cave sono in disuso e servono solo per ristrutturare gli edifici storici di Shark Bay.

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E infine... la quarta meraviglia... i delfini di Monkey Mia! Tutte le mattine i delfini raggiungono la spiaggia di Monkey Mia dove ci sono degli operatori che danno loro da mangiare! Lo spettacolo è un po' tipo circo, perchè il casino di gente ti impedisce di goderti appieno queste splendide creature... xò avere un delfino che prende un pesciolino dalle tue mani è un esperienza che non ti capita tutti i giorni... ed è semplicemente fantastico!! E poi, essendo tutta la baia un'area marina protetta, ed essendo i delfini abituati ad andare a riva a pescare, capita di vederli vicino al molo che cercano pesci a tutte le ore del giorno...



Dopo aver dato da mangiare al mio delfino ed aver organizzato un tour a due coppie di italiani in viaggio di nozze (una delle due di Parma... incredibile!!) che avevano qualche difficoltà con l'inglese, ho convinto Dani e il Bent (Vito quando si fissa non cambia idea nemmeno morto! =P) ad andare a fare un giro in kayak... Purtroppo, niente delfini per noi... solo stelle marine e conchiglie... e un mare da cartolina...!


Nel pomeriggio siamo partiti per Kalbarri, circa 350 km più a sud. Dopo tre settimane di tenda finalmente abbiamo dormito in un letto vero... che non era il massimo della comodità, ma era pur sempre un letto... =)
Il giorno dopo ci siamo diretti al Kalbarri National Park, dopo che la signorina dell'information center ci aveva rassicurata sulle condizioni della strada per arrivarci. Purtroppo la signorina non si è resa conto delle condizioni della nostra macchina... perchè ci abbiamo messo più di un'ora a fare 20 km... ma almeno ne è valsa la pena xchè la passeggiata di 8 km lungo il fiume è stata davvero bella!


Lasciato Kalbarri, sulla strada verso Geraldton ci siamo fermati in un sacco di lookout con vista sulle scogliere lungo la costa. Abbiamo anche visto una balena in lontananza... ho cacciato un urlo che chi mi ha sentito pensava mi stessi sentendo male! Era lontana ma si vedeva chiaramente che era una balena... non poteva essere nient'altro... non potevo crederci!
La sera, a Geraldton, abbiamo dormito in un ostello-convento: no boys in girls dorm e no girls in boys dorm... ero in una camerata enorme, piena di letti vuoti, con un silenzio inquietante!
Il giorno seguente, di nuovo verso sud, ci siamo fermati a Cervantes a vedere i famosi Pinnacles: delle stranissime rocce che spuntano in mezzo alla sabbia... un'altra delle tante stranezze di questo continente...



Nel frattempo, il rosso ha definitivamente lasciato il posto a prati in fiore, campi verdissimi e pascoli di mucche e pecore...
E la sera siamo arrivati nella capitale dell'ovest: Perth.
Ovviamente, per risparmiare, abbiamo beccato il peggior ostello della città... ovviamente a Chinatown!
Però la sera ci siamo visti la cerimonia di apertura delle olimpiadi su un megaschermo in centro, dopo un super piatto di noodles in una (finalmente!) food court!
Il ritorno alla città è stato un po' traumatico... traffico, ritmi più veloci, un sacco di cose da fare...
Però Perth a prima vista mi è piaciuta un sacco... è bella, curata, nuovissima...

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La visita approfondita però, doveva essere rimandata...
Il piano era quello di raggiungere Perth, vendere la macchina, fare l'ultimo viaggetto insieme nel south west e poi... ognuno per la sua strada! Già da un po' di tempo Vito e il Bent pensavano di fermarsi a Perth per cercare lavoro, mentre io e Dani volevamo trovare un'altro mezzo per continuare il viaggio on the road fino ad Adelaide o, perchè no, Melbourne!
Siamo stati fortunati, perchè abbiamo trovato un compratore per la macchina il giorno stesso in cui l'abbiamo messa in vendita.
Quindi, a cuor leggero, ci siamo goduti l'ultima parte di viaggio insieme...
a fare gli intenditori di vino e ad assaggiare tutto l'assaggiabile nelle winery e farm intorno a Margaret River...



a fotografare spiagge e coste...

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Busselton Jetty

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Cape Leeuwin, dove l'Oceano Indiano incontra l'Oceano Antartico

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Elephant rocks


a scalare gli alberi nella Valley of the giants...




a mangiare asiatico in un paese che si chiama Albany... =)


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Nel frattempo io e Dani abbiamo deciso di incrociare le dita per altre due settimane e tenere la nostra macchina, comprando a metà la quota di Vito. Noleggiare un'altra macchina ci sarebbe costato troppo... e poi ormai la nostra Holden ci aveva accompagnato lungo tutto il nostro viaggio e mi era già venuta l'ansia da distacco... ;)
Tornati a Perth, era tempo di prendere decisioni importanti... l'ufficio Emirates mi aspettava per decidere la mia data di rientro...
Fino a pochi giorni prima il pensiero di tornare a casa mi faceva venire l'ansia... ma una volta arrivata a Perth le mie emozioni erano un po' cambiate... mi sentivo come se avessi raggiunto lo scopo del mio viaggio... Sapendo che con Dani sarei arrivata fino a Melbourne, vedendo tutto (quasi) quello che ci sta nel mezzo, mi ritenevo davvero a posto... ero ready...


... continua...