in viaggio verso il top

Abbiamo raggiunto il Top End!
In meno di una settimana abbiamo attraversato da sud a nord un continente grande quanto l’Europa… 3000 km lungo la sempre dritta Stuart Highway… in mezzo al nulla… passando dal freddo inverno di Adelaide al caldo tropicale (troppo caldo!!) di Darwin… Il tutto con la nostra fedele Commodore, che ogni tanto perde benzina dal serbatoio e di recente è pure rimasta senza antenna e senza un parafanghi…
Tra Adelaide ad Alice Springs ci siamo fermati a Coober Pedy giusto per dormire… o meglio, ci abbiamo provato, visto che siamo stati svegliati alle 3 di mattina da un gruppo di australiani ubriachi e molesti.
Ad Alice invece ci siamo presi due giorni per vedere i sightseeing che ci erano rimasti indietro dalla nostra prima visita.




Abbiamo fatto una breve ma entusiasmante visita alla School of the air, un'istituzione che credevo appartenesse al passato di assoluto isolamento dell'entroterra australiano. Invece, con mia sorpresa, la “scuola dell’aria” di Alice ha attualmente un centinaio di alunni che vivono a chilometri e chilometri di distanza, per lo più in cattle station sperdute nell’outback, che vanno a scuola senza spostarsi da casa, semplicemente collegandosi via internet (e prima di internet via radio) con l’insegnante.
Lasciata la scuola, ci siamo diretti verso lo Standley Chasm, nei West McDonnel Range. Siamo andati a vedere la gola, che si è rivelata un po' deludente, poi ci siamo fatti una bella camminata fuori programma… e fuori pista… perché dopo aver perso il sentiero ci siamo ritrovati sul percorso del Larapinta Trail, una camminata di 130 km per gente super esperta, con questo cartello:



Ovviamente abbiamo seguito il consiglio scritto a caratteri cubitali "TURN BACK NOW" e siamo tornati indietro, questa volta dal vero sentiero!
Prima di lasciare la città abbiamo passato qualche oretta al Cultural Precint che ospitava una bella mostra di opere aborigene e un video interessantissimo che raccontava la storia di un tizio (Geoff Bardon) che ha trasformato una comunità aborigena di povera gente che viveva di niente in mezzo al niente, in artisti molto apprezzati.
La sera abbiamo di nuovo campeggiato all’ombra dei Devils Marble e il giorno dopo ci siamo ritrovati in terra inesplorata… e finalmente al caldo!


Forse anche troppo caldo…

La prima sosta l’abbiamo fatta nel paese (se paese si può definire!) più assurdo d’Australia, nel pub più assurdo d’Australia… Daly Waters!
Alle pareti del pub era appeso di tutto: biancheria intima (femminile e maschile!), costumi, magliette, targhette, banconote e monete da tutto il mondo, targhe, flip flop, fototessere (ora c’è anche la mia!) e tesserini vari… e chi più ne ha più ne metta… Cosa non si inventano gli aussie per far fermare i turisti! Noi ci siamo fermati giusto per una birra di circostanza… e poi siamo subito scappati da quel caldo soffocante…
La tappa successiva erano le piscine naturali di acqua termale a 34 gradi di Mataranka…
Quando eravamo ancora a Waikerie pensavamo a questo posto come al paradiso… ma poi una volta arrivati là, con la temperatura esterna già bella alta, sognavo un bel bagno gelato… E infatti appena arrivati abbiamo montato la tenda e poi ci siamo fatti un bel tuffo nel Roper River, vicino al campeggio.
Il bagno caldo ce lo siamo fatti la mattina successiva alle Bitter Springs, dove si poteva nuotare lungo un tratto di un ruscello immerso nella foresta pluviale, in cui l’acqua era limpidissima.



Verso metà giornata siamo partiti verso il Litchfield National Park (dopo una sosta al supermercato di Katherine per fare la solita scorta di cibo in scatolette!).
Abbiamo montato le tende in un campeggio vicino alle Wangi Falls, che secondo tutte le guide dovevano essere ciò che di meglio aveva il parco da offrire.
Quando siamo arrivati il sole stava già per tramontare, ma ero troppo curiosa di vedere le cascate e così ho convinto i boys a farci un giro veloce…
Scelta azzeccatissima! Il posto era quasi deserto, la luce del tramonto stava colorando di rosso tutte le rocce intorno e le cascate erano spettacolari!!


Inutile dire che ci siamo fatti un bagno…
Aver avuto quell’angolo di paradiso tutto per noi è stato davvero qualcosa di impagabile.
Il giorno ci siamo fatti un giro alle altre cascate e piscine naturali del parco, che di sicuro non erano da meno… le Florence Falls e il Buley Rockhole (che non è una vera e propria cascata ma è un tratto di fiume con cascatelle e piscinette una dopo l’altra, che sembrano fatte apposta per rilassarsi al fresco dell’acqua mentre ci si fa massaggiare dalla corrente).
È stata davvero una giornata da incorniciare!

La sera siamo arrivati a Darwin…



A Darwin ci siamo stati solo due giorni… giusto il tempo di realizzare che le uniche cose da fare erano fotografare il sole che si tuffa nel mare al tramonto e ingozzarci di cibo asiatico al Sunset Market della domenica sera…


Al mercato ci siamo sbizzarriti assaggiando veramente di tutto… cibo giapponese, cinese, cingalese, thailandese (ho mangiato dei noodles con barramundi che era spettacolari!), crepes con la nutella e macedonia di frutta giganti… Il tutto contornato da un tramonto da cartolina!



Si respirava davvero un’atmosfera esotica…

Il giorno dopo la tabella di marcia preveva il Kakadu National Park, il parco più grande, più famoso e forse il più bello e ricco dal punto di vista naturalistico d’Australia!
Non sto a descrivervi cosa si prova quando sei sul bordo di una scarpata e domini l'immensa pianura sottostante… cosa si prova di fronte ad un billabong ricoperto di ninfee… cosa si prova quando fai una camminata di 12 km intorno alla maestosa Nourlange rock o quando ti ritrovi ad ammirare disegni sulle rocce vecchi di ventimila anni… cosa si prova quando scorgi un coccodrillo in un fiume o quando un canguro ti attraversa il sentiero…
Le parole in questo caso non bastarebbero...
Spero che un po' di foto possano aiutare...




la macchia scura nel mezzo e' un croc... ve lo assicuro!!


Tutto questo comunque ce lo siamo sudati: il caldo e l'umidità erano insopportabili e le zanzare ti prendevano letteralmente d'assalto. L'unica sera che abbiamo campeggiato nel parco è stato un inferno... Appena ci siamo messi a letto c'era un caldo insopportabile e la tenda era stata invasa dalle zanzare. Poi nel bel mezzo della notte, all'improvviso, out of the blue, e' arrivato un bel temporale!
La tenda dove dormivano il Bent e Vito è sopravvissuta... quella dove eravamo io e Dani dopo cinque minuti era già piena di acqua! Tra l'altro non l'avevamo nemmeno montata a dovere perche', come spesso succede, per piantare i picchetti nella terra rossa dell'outback servirebbe un martello pneumatico... ma tanto "figurati se piove!"...
Come non detto... siamo scappati in macchina e lì abbiamo dovuto ricominciare da capo l'opera di disinfestazione dai mosquitos...
Insomma... una notte da incubo...
Il pensiero che la situazione potesse ripetersi la notte successiva ci ha fatto stare al Kakadu un giorno in meno del previsto...

Gli ultimi tre giorni nel Northern Territory li abbiamo passati al più fresco e divertente Nitmiluk National Park, a Katherine.
Abbiamo fatto il bagno nella enorme piscina delle Edith Falls, doveho avuto un poco piacevole incontro con una lucertolona gigante che mi ha attraversato la strada mentre nuotavo verso la cascatella!) e ci siamo dati alla canoa lungo il Katherine River, che scorre in mezzo a spettacolari pareti di roccia altissime a strapiombo!
E proprio alle Edith Falls e' successa una di quelle cose che spesso succedono in Australia e che ti lasciano sbalordito: il Bent ha incontrato due ragazzi che aveva conosciuto sul volo per Dubai! Ancora una volta... della serie l'Australia e' piccola!!
Abbiamo anche conosciuto due ragazzi di Melbourne che ci hanno offerto, oltre a delle ottime conversazioni in good english, un caffe' fatto con la moka e un posto letto per quando saremo a Mel!!

E la sera in campeggio abbiamo arrostito i marshmallow sul fuoco in compagnia di qualche wallaby goloso... =)

6 commenti:

Anonimo ha detto...

WOW! Un bel post , vivace e dettagliato ... sei perdonata per il lungo silenzio =) E' vero che le parole non possono rendere e che le foto possono aiutare, ma pensa a noi meschinelli davanti a termini come sightseeing e marshmallow - faticosamente trovati sul dizionario- o billabong e barramundi rimasti incomprensibili! Kisses

Anonimo ha detto...

Ciao Cry
mi sa che qualcuno di voi ha già iniziato a vendere la Commodore a pezzi,peccato per l'antenna ,si poteva montare sulla Polo visto che manca anche lì,attenta che il socio commerciate non venda anche le gomme,ci rimetteresti gli stivali e anche le scarpe.....visto che dovresti andare a piedi
ciao

Anonimo ha detto...

va be' tutte queste piscine naturali...calde...fredde...con o senza cascatelle...con o senza coccodrilli...ma vuoi mettere i fanghi del Manubiola!!!

Bent! ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Bent! ha detto...

Cry non erano degli australiani ma dei fot**** sloveni..O almeno credo!:-D

Anonimo ha detto...

ciao bella. non bazzicavo da ste parti da un pezzo. post da sballo, foto da paura. lúnica cosa che non ho capito e´dove diavolo siate diretti!!! mi immagino la commodore come una pallina da flipper sballonzolata di qua e di la´in aussie. crazy crazy mates.
quando torno in italy mi faccio una scorpacciata dei tuoi vecchi post. intanto fare i bravi e... keep on bullshitin´!!!
mätte (bl)