alla scoperta del sud della Tasmania...

Sono tornata a casa... nella mia Italia...
Sono arrivata solo ieri pomeriggio e probabilmente devo ancora rendermi conto di essere qua (stanotte mi sono svegliata in panico perchè non riuscivo a capire dov'ero... non sono più abituata a dormire con il buio!!)...
Non sono mai stata brava ad esprimere a parole le mie emozioni, quindi vi risparmio sentimentalismi vari ed impressioni da rientro...
Solo una cosa...
Tantissime persone mi hanno raccontato che dopo un'esperienza del genere è davvero difficile reinserirsi nella propria vecchia vita... alcuni ce la fanno, alcuni ripartono, altri vanno avanti tenendosi dentro il proprio malessere...
Io non so ancora come sarà per me... xò in tutti questi mesi ho sempre saputo che la mia vita è in Italia, vicino a tutti i miei affetti, nonostante l'Australia sia un paese meraviglioso che mi ha dato tanto... Per di più non ho una vecchia vita in cui dovermi reinserire perchè prima di partire ho finito l'università e non ho lasciato niente in sospeso... quindi, in un certo senso, ho una nuova vita che mi aspetta...
Quando ho lasciato Sydney due giorni fa ho chiuso, insieme alla valigia, un grosso capitolo della mia vita... e non è stato per niente facile... ma so che se ne sta per aprire un altro, forse un po' meno entusiasmante e avventuroso, ma di sicuro ricco di novità...
E se poi non mi piacerà cercherò di farmi assumere dalla Lonely Planet!! =)
Detto questo, torno a raccontare quello che avevo lasciato indietro...
Questo post e' dedicato a Vito e al Bent... dato che quando andranno in Tasmania non avranno la sottoscritta ad organizzargli il viaggio...!! =)

Il volo da Melbourne a Hobart e' durato davvero pochissimo... quando mi ha svegliato la hostess perche' dovevo allacciare la cintura di sicurezza stavamo gia' sorvolando la Tasmania e per un attimo ho creduto di non essere piu' in Australia: non era piu' terra rossa quella che vedevo sotto di me, ma prati, foreste e montagne... Welcome to Tasmania!!
A dare il benvenuto all'aereoporto di Hobart c'era un carinissimo beagle che fiutava, uno a uno, tutti i bagagli a mano in cerca di... droga??... assolutamente no!... frutta!!
Questa fobia degli australiani per la frutta e' davvero curiosa. Dopo dieci mesi devo ancora capirci qualcosa! Al confine con il Western Australia c'e' una quarantine station con tanto di ispezione al veicolo... al confine tra Queensland e Northern Territory e tra Northern Territory e South Australia c'e' solo un cartello che ti avverte che se ti beccano a portare frutta o verdura oltre il confine ti fanno una multa che ti scaravolta... tra Queensland e New South Wales invece se ne fregano (o magari ci siamo persi il cartello!)! Il piu' curioso comunque rimane il cartello tra South Australia e Victoria: "no potato o potato farm equipment"... cosa avranno quelli del Victoria contro le patate?? Mah...
Anyway, chiudo questa parentesi ortoculturale e ritorno a Hobart...
Per fortuna il mio zainone e' arrivato subito e ho trovato senza troppe difficolta' lo shuttle bus che doveva portarmi all'ostello. In venti minuti siamo in citta', subito dopo esser passati sull'imponente Tasman Bridge, che oltre ad essere un bel po' lungo, ha anche una curiosa forma ad arco...


Hobart mi e' piaciuta subito! Ha un'aria tranquilla e rilassata che mi piace...
E' diversa da tutte le altre citta' australiane. Nel centro non sono ancora arrivati i grattacieli delle grandi multinazionali e di conseguenza ci sono ancora tantissimi edifici storici costruiti in sandstone. E poi sorge in una posizione magnifica, con il porto e la baia a sud e l'imponente e maestoso Mt Wellington a nord.
E' sul mare ma, non so perche', ho da subito avuto l'impressione di trovarmi in un paese di montagna! Sara' per via dell'aria frizzante... o sara' che si vede la neve sulla cima dei monti... o magari sono le casette di legno con il tetto spiovente in periferia che mi hanno subito ricordato il Trentino...
Dato che sono arrivata in ostello troppo in anticipo per il check in, mi sono fatta dare una mappa e mi sono buttata in citta'...
Apro una parentesi sull'ostello: il Pickled Frog è davvero carino e accogliente, con ampie stanze comuni con mega tv, biliardo e bar che vende birre tasmane a 3$ (la Cascade Brewery è a Hobart!) e le camere non sono male.. l'unico problema è la cucina, che cade un po' a pezzi (per quello che cucino io è più che sufficiente, ma so che qualcuno ha altre esigenze... non faccio nomi ma inizia con B e finisce con ENT!! =))
Tornando al mio arrivo in città, ho avuto subito modo di capire che il clima a Hobart è più changeable di quello di Melbourne... e a Melbourne si vantano di poter avere le quattro stagioni in un solo giorno!! Dopo dieci minuti di sole in cui ho fatto in tempo a fare un paio di foto a Salamanca Place, è iniziato a piovere... così, dato che la Virgin Blue non offre la colazione in aereo, mi sono rifugiata in un barettino davvero carino e tranquillo dove stavano ascoltando il cd di Fred Buscaglione e mi sono concessa uno stranamente buon cappuccino. Intanto che aspettavo che finisse di piovere mi sono studiata tutta la LP per valutare cosa fare nei quattro giorni che avevo a disposizione in Taz.





Dopo un'oretta non si sentiva più la pioggia battere sul tetto, perciò sono uscita e ho fatto un giro a Battery Point, il quartiere vecchio di Hobart, ho pranzato con un sushi roll in centro, e poi, dato che stava per arrivare il secondo acquazzone della giornata, sono entrata al Tasman Museum. Non avevo intenzione di vederlo perchè sapevo che avrei trovato i soliti animali impagliati e la storia dell'arrivo dei prigionieri inglesi in Tasmania di cui avevo già letto e riletto... ma visto che fuori pioveva... Alla fine non è stato per niente male e mi sono fatta entusiasmare dalla sezione Antartica, che raccontava delle prime spedizioni al Polo Sud e raccoglieva foto e testimonianze di gente state là...
Prima di tornare in ostello sono passata a fare un po' di spesa.
Nota negativa su Hobart: per raggiungere il supermercato più vicino al centro devi camminare almeno venti minuti!



Una vola in ostello ho incontrato le mie roommates: due ragazze inglesi fuori di testa che stavano cercando disperatamente di chiamare la compagnia aerea per farsi anticipare il volo di ritorno perchè Hobart è troppo tranquilla e "we like busy and party!"... va beh... è sempre bello conoscere persone affini... =S
Comunque alla fine devono aver trovato qualcosa da fare perchè sono rientrate dopo le tre di notte, ovviamente facendo un casino assurdo!!
La mattina dopo mi sono cimentata nella salita al Mt Wellington, da cui avevo letto che si ha una magnifica vista della città.
Se non si possiede una macchina, ci sono due modi per arrivarci: prendere uno shuttle bus che con 25$ ti porta sulla cima e poi ti riporta in città (roba da villeggianti!!), oppure prendere un autobus pubblico fino al paesino che sta sotto al monte e poi proseguire a piedi lungo un sentiero che richiede dalle 4 alle 5 ore con ritorno...
Ovviamente non avevo voglia di spendere 25$ per andare su, fare due foto e tornare indietro quindi, approfittando della splendida giornata di sole, ho preso in preso in prestito alla reception dell'ostello una mappa della zona (senza la quale sarei probabilmente ancora là!), mi sono messa le mie scarpe da trekking e sono andata a prendere il bus...
E' stata una camminata bella impegnativa, perchè non ero più abituata a sentieri così ripidi (in Oz non hanno Alpi e Appennini!)... però me la sono davvero goduta un sacco... solo io, lontano da tutti e da un tutto, in mezzo al silenzio della montagna...
Il problema è, che quando ormai iniziavo a vedere la vetta vicina, inizia ad esserci neve sul sentiero! Anche dalla città si vede che c'era neve sulla cima, ma pensavo solo fossero i residui dell'inverno... E invece ce n'erano un bel po' di centimetri... =S





Non sapevo più se proseguire o tornare indietro. Da un lato avevo paura di scivolare e farmi male, dall'altro non volevo tornare giù ormai che ero quasi in cima. Per fortuna ho incrociato una scolaresca di 7 o 8 bimbetti in scarpine da ginnastica che scendevano senza nessun problema mentre la maestra faceva il verso di animali che loro dovevano indovinare... quindi ho continuato senza più timori (se ce la fanno i bimbi...!).
Beh... ne è valsa assolutamente la pena, perchè la vista dà lassù ripaga tutta la fatica...



Mi sono rifugiata per mangiare qualcosa dentro ad un osservatorio, che di sicuro è stato costruito per permettere alle persone di fermarsi lassù per più di un minuto, dato che il vento sembra che voglia portarti via e pare che ci siano sempre almeno 10 gradi in meno rispetto a Hobart city...



Purtroppo mi sono portata a casa un souvenir non troppo simpatico... Quando sono tornata all'ostello e mi sono tolta i jeans avevo un coso viscido nero attaccato al polpaccio!! Una sanguisuga... che schifooooo!!!!!!!
La sera in camera avevo due nuove persone: una ragazza scozzese, Beth, davvero simpatica e un signore che vive lì in Tasmania su un isoletta vicino ad Hobart. Lui tutti i giorni prende il traghetto per andare a lavorare in città, ma quando finisce di lavorare tardi perde l'ultimo traghetto per tornare indietro; quindi spesso si ferma in quell'ostello! Ci ha raccontato un sacco di cose interessanti sulla Tasmania e dopo cena sono andata con lui e Beth a vedere Hobart by night dal ristorante girevole all'ultimo piano di un hotel sulla spiaggia... così ho colto l'occasione x fare un po' di foto...



La mattina dopo mi sono alzata presto perchè avevo prenotato un tour alla famosissima Wineglass Bay, una spiaggia che pare sia nella top 10 delle più belle del mondo...
Purtroppo la giornata non è stata delle migliori, perchè c'è stato nuvoloso tutto il giorno, però il tour mi ha permesso di vedere un po' di più di quest'isola e di sfatare qualche mito. In particolare, la Tasmania non è verdeggiante e rigogliosa come si crede; infatti, solo il 30% del territorio è coperto da foresta pluviale, mentre il resto è costituito da quella che chiamano "dry eucalypt forest" che, a causa del surriscaldamento globale, si sta estendendo sempre di più...
Se Wineglass sia veramente come è nelle cartoline non ve lo so dire, perchè quel giorno era particolarmente grigia...
E la forma a "bicchiere di vino" non la capisco... =S



Viste le condizioni meteorologiche ci siamo risparmiati la discesa alla spiaggia e siamo andati a vedere altre attrattive del Freycinet National Park...


i guardiani del parco...


spiagge con rocce di granito rosa


la prima terra che si incontra in questa direzione è l'Antartide


friendly bay




E infine, l'ultimo giorno a Hobart l'ho dedicato a quelle due cose che assolutamente non si possono perdere:
il pittoresco mercato del sabato a Salamanca Place... dove vendono veramente di tutto...





... e mangiare fish & chips al porto, dove ci sono barchette che ti cucinano il pesce appena pescato... davvero squisito!!





E così ho salutato anche la Tasmania...

16 commenti:

Anonimo ha detto...

Ciao, BENTORNATA! =D
Testo interessante e foto bellissime, come al solito! Un bacio

Dany ha detto...

Cacchio...il canguro è splendido!!!pelosisssssimo!!!:-))
Le foto da Mt Wellington sono fantastiche!E x quanto riguarda wineglass bay secondo me nn eri nel posto giusto x capire se effettivamente ha la forma a calice...

crys ha detto...

Ma ti sembra un canguro????!!!!
E' un wallaby... e come al solito non avevo le sweet potato... =(
xò l'ho accarezzato!!

Dany ha detto...

Scusa...hai ragione...Te e queste cavolo di sweet potato...nn ce le avevi mai!.-P

Bent! ha detto...
Questo commento è stato eliminato dall'autore.
Bent! ha detto...

X Cry

Basta che la cucina abbia un fornello a gas e una buona pan antiaderente (dimensione medio-grande) mi accontento di tutto!;-)

Non volevo essere nello steso momento in cui hai scoperto la sanguisuga: roba da diventare sordi!=)

Ci avrei scommesso sul fatto del canguro!
Ps Ormai i wallabies di oggi mangiano tutto, quindi gli potevi dare anche una cicca!!:-D

x Dani

Ma guarda un pò??? Se vai alla base della baia (per intenderci a dx della foto) noterai la forma del bicchiere.
Quando ci sarò farò le foto adatte!:-)

Dany ha detto...

Nn dire minchiate...alla base della baia nn si vede una mazza...E poi evita di eliminare i commenti, tanto lei li legge lo stesso!:-)

Luca ha detto...

ma siamo sicuri si chiami così per la forma?

crys ha detto...

La versione tourist friendly è che si chiama così perchè ha la forma a wineglass, mentre c'è una versione ufficiale che non ho ben capito che ha a che fare con gente che andava ad ubriacarsi di vino sulla spiaggia... =P

Il fornello al Pickled Frog è uguale a quello che avevamo io e Vito a Crown Street... =S

Dany ha detto...

Vedendo foto in giro direi che mi sembra a forma di bicchiere da vino rosso: http://www.vinoinrete.it/sommelier/immagini/spiegelau_burgundy.jpg

:-)

Bent! ha detto...

Alla base intendevo quella del bicchiere non sulla spiaggia. Insomma a dx della foto sempre che ci sia una collina alta come quella dove la Cry ha fatto la foto!
Certo che con te le spieghiazioni devono essee fatte con il millimetro se no nn capisci una sega!:-)

Dany ha detto...

Se te con la frase "alla base della baia" intendi su una collina nn sono io che ho problemi ma te... ;-)

Anonimo ha detto...

Vi risolvo io la diatriba, facendo un giro nel web ho visto altre foto di altri turisti ed effettivamente fatte da un'altra angolazione la forma è quella di un bicchiere a calice! Poi se sia di vino o di altra bevanda questo non lo so, ma esiste un'altra collina dal quale si possono fare foto diverse!!!
Sempre i soliti polemici!!
Brava Crys belle foto!!
Grazie per l'ospitalità!!Baci....
Sorella del Bent!!!!

Bent! ha detto...

infatti ho scritto a dx della foto per nn fraintendere!!!Elasticità mentale di un rinoceronte!!!:-D

Anonimo ha detto...

FORSE E' ORA DI AGGIORNARE O DI CONCLUDERE

Dany ha detto...

Saranno anche un po' cazzi suoi?;)