tanto tempo fa... somewhere downunder (part one)

Tornata a Sydney, dopo sei mesi di backpacking a zonzo x l'Australia, mi ero meravigliata di come la città era cambiata in così poco tempo: negozi che erano stati sostituiti, nuovi locali, un nuovo sottopasso sotto la stazione che prima non c'era... e mi chiedevo... "chissà se Parma in un anno sarà cambiata??"... "Figurati... Parma non è mica Sydney!"
No, Parma isn't Sydney at all... xò, non so se sono io che ora la vedo con occhi diversi, ma mi sembra diventata più bella! Magari è solo perchè un autunno così mite e assolato non si era mai visto (da quando sono arrivata devo ancora rivedere la nebbia!), però mi sembra così curata... solare... viva...! Il merito di sicuro è della super mostra del Correggio che è stata allestita e che ha attirato frotte di turisti mai visti prima in città. C'è addirittura un nuovo centro informazioni (o ufficio informatico =), che dir si voglia!) che, non scherzo, farebbe invidia a quelli australiani!
Per non parlare degli Appennini... un autunno così colorato e luminoso non me lo ricordavo... In 25 anni avrò fatto milioni di volte la strada Parma-Fugazzolo e non mi era mai capitato di accostare la macchina per fermarmi a scattare una foto...


Salti del diavolo - Chiastre (PR)


Forse è solo che a stare così tanto tempo lontano da casa si impara ad apprezzare di più quello che si ha... chissà...

Anyway, il motivo principale per cui torno a scrivere nonostante la mia avventura nella terra dei canguri sia terminata da quasi un mese è che, riguardando le foto e il mio diario di ricordi, mi sono accorta che il mio blog ha un grosso buco. Per la precisione, un buco di un mese, che va da Katherine a Melbourne... facendo il giro più lungo che si possa fare per arrivarci... ;)







9.500 km rigorosamente in macchina...
Quando ci ripenso ora, mi viene da chiedermi se l'ho fatto davvero...
Well, abbiamo lasciato il Northern Territory una vita fa, precisamente il 25 luglio... e ci siamo messi in strada verso Kununurra, il primo paese degno di questo nome nel Western Australia!
Il paesaggio cambia da subito: montagne di roccia rossa ed enormi baobab caratterizzano la zona del Kimberley...






La strada è tutt'altro che dritta e non è raro trovare rallentamenti per lavori in corso, ponticelli ad una sola corsia che attraversano torrenti asciutti, o mucche in mezzo alla strada! E' incredibile che quella sia l'unica strada che collega il WA con il resto del continente (e non è raro che nella wet season sia chiusa x allagamenti!).
Alla fine c'è stato un piccolo cambio di programma e ci siamo fermati un po' prima di Kununurra in un camping sul Lake Argyle, il lago artificiale più grande dell'emisfero australe! Abbiamo piantato la tenda all'ombra di un baobab e la mattina ci siamo concessi un giretto fuori programma intorno al lago... che meritava davvero una sosta!






Arrivati a Kununurra abbiamo fatto il giro degli autonoleggi per valutare un possibile giro ai Bungle Bungles in 4WD. Alla fine purtroppo non se ne è fatto niente... un po' perchè il prezzo era davvero altino (ma forse ne valeva la pena), un po' perchè io ero in preda ad un eritema, probabilmente dovuto al sole e alle zanzare assassine del Kakadu, e non ero abbastanza informa x insistere.
E va beh... Anyway, a Kununurra ci abbiamo perso un po' troppo tempo e i rallentamenti della Great Northern Highway (che coraggio a chiamarla highway!), combinato con lo stupido fuso di un'ora e mezzo del WA che vicino al confine fa venire buio alle 5 di pomeriggio, hanno fatto sì che all'ora del tramonto fossimo ancora ad un centinaio di chilometri dalla città più vicina...
Guidavo io. Al quarto o quinto canguro che zompettava sul lato della strada mi sono rifiutata di proseguire! Alla prima area di sosta ci siamo fermati e, senza altra alternativa, abbiamo montato la tenda lì, in mezzo al nulla, nel bordo polveroso di una strada, al buio, alle 5.30 di pomeriggio...
Quando si dice essere "in the middle of nowhere"!!
Abbiamo mangiato qualcosa e ci siamo chiusi in tenda. E ad ogni macchina che si fermava avevamo paura (io soprattutto!) che fossero aborigeni ubriachi pronti ad ucciderci e a rubarci tutti... La notte peggiore della mia vita... =S
Invece siamo sopravvissuti e la mattina dopo siamo arrivati trionfanti sulla costa ovest!

Broome è a dir poco fantastica! E come spesso accade, non è assolutamente come me l'aspettavo... molto molto più piccola e molto molto più turistica! Purtroppo, causa eritema, non sono riuscita a godermi il sole e le spiagge caraibiche, però è davvero un posto da favola... tramonti mozzafiato, fotogeniche carovane di cammelli sulla spiaggia all'imbrunire, spiagge bianchissime e rocce rosse, acqua turchese...












Viene da chiedersi cosa ci faccia tutta quella gente sulla costa est...
Prima di lasciare il paese abbiamo improvvisato un aperitivo sulla spiaggia a Cable Beach, con Solo (perchè birra e antistaminici non vanno molto d'accordo!) e Doritos, in attesa dei cammelli e del tramonto...
Lasciato Broome, ci siamo diretti verso sud e abbiamo campeggiato a Port Hedland, una orribile città portuale e sede di colossi minerari. Da lì abbiamo deciso una piccola deviazione di 300 km verso l'interno, per andare a vedere il Karijini National Park.






Ancora una volta il noleggio della jeep è stato bocciato dal gruppo, quindi il piano prevedeva di visitare la parte accessibile alla nostra macchina e poi informarsi per un eventuale tour per vedere il resto del parco il giorno dopo.
Già da subito ho capito che il posto valeva i 300 km...
Abbiamo fatto una fantastica passeggiata lungo un sentiero che attraversa la Dales Gorge, che ci ha portato a delle piscine naturali. L'acqua era gelata e, dato che la giornata minacciava pioggia, nessuno di noi si era messo il costume... però non si poteva resistere dal buttarsi in acqua... Era una piscina circondata da pareti altissime rosse fuoco e a tratti giallo ocra che cadevano a strapiompo... un posto incredibile!








Ero davvero entusiasta del posto, e non vedevo l'ora di vedere il resto il giorno seguente...
La mattina io, Dani e il Bent (Vito aveva deciso di non venire con noi) ci troviamo al visitors center per unirci al tour... i partecipanti erano già tutti là... villeggianti che più villeggianti non si può... "che facciamo?? siamo ancora in tempo per scappare??"... "are you Christina??"... "azz... yessss!"... Ormai siamo dentro... quindi ci siamo gustati la colazione con tea e i muffin più buoni che io abbia mai mangiato, pregando di non aver buttato via tempo e soldi...






Quello che la Lonely Planet definisce uno degli angoli più belli d'Australia... beh... confermo che lo è davvero...
Il posto si chiama Oxley Lookout ed è il punto in cui confluiscono quattro gole e i fiumi che vi provengono. Cento metri di strapiombo (più del Kings Canyon), pareti vicinissime tra loro, il rosso intenso... è impossibile descrivere la maestosità e la potenza di quel posto... Nemmeno le foto possono rendere l'idea... bisogna solo trovarsi davanti quello spettacolo per capirne il fascino... Se ci penso ho ancora la pelle d'oca...






A quel punto, per me, i soldi del tour erano già stati più che ben spesi...
Invece non era finito qui...
Dopo un super pranzo a buffet, ci siamo avventurati nella discesa (a velocità disarmante!) alla Weano Gorge. La passeggiata ci ha davvero stupito... Non era di certo un sentiero da villeggianti! =P
Per un tratto abbiamo guadato il fiume e l'acqua, gelatissima, arrivava fino alla vita. Poi il percorso, già non facile, da grado 3 passava a grado 5. Abbiamo continuato solo noi 3 più altri due signori coraggiosi. In pratica siamo scesi lungo un rigagnolo d'acqua, in un passaggiato tra due pareti altissime distanti tra loro meno di un metro, che nell'ultimo tratto si butta formando una cascatella nella Handrail Pool... un angolo di paradiso nascosto tra le pareti della gola. Nell'ultimo tratto ci siamo calati con una corda lungo la cascatella.
Abbiamo fatto un bagno velocissimo perchè il tempo era poco e perchè l'acqua era, se possibile, ancora più gelata... ma è stato worthless...




Nel tornare verso la costa non ho potuto fare a meno di fermarmi non so più quante volte a fotografare le miriadi di fiori selvatici lungo la strada. E' incredibile pensare che questi fiori così belli crescano in un terreno così secco e arido... Un'altro mistero australiano...










Ma le emozioni non sono assolutamente finite qui perchè, una volta tornati sulla costa, siamo andati al Ningaloo Marine Park e lì, ho realizzato il mio sogno... HO NUOTATO CON UNA TARTARUGA!!!!
E' stata un'esperienza che non scorderò mai...
Dopo tutta la giornata passata a cercare tra i coralli, ormai mi ero rassegnata.
Questa la scena: io e il Bent eravamo ad asciugarci al sole, mentre Dani e Vito erano a farsi l'ultimo bagno della giornata. Ad un certo punto sento urlare "tartaruga" e vedo Dani che sbraccia come un pazzo. Ovviamente ho pensato che mi stesse prendendo in giro. Invece lui continua a sbracciare e a me inizia a venire il dubbio che stesse facendo sul serio... Ho preso la maschera e mi sono lanciata in acqua... senza pinne!! Senza pinne dove vado??!!... connetto il cervello... torno a prendere le pinne... e mi lancio!
C'era davvero! Era una tartaruga cucciola ed era splendida... L'abbiamo seguita per un po', prima che scomparisse nel blu... E' stata un'emozione unica...
Tartaruga a parte, il Ningaloo non ha niente da invidiare alla Grande Barriera Corallina del Queensland(a parte le dimensioni). Acqua turchese, coralli e pesci di tutte le forme e i colori. Abbiamo fatto due giornate di snorkeling, una a Turquoise Bay e una a Coral Bay... Un'altro posto da favola...






Quella sera abbiamo campeggiato a Carnavon dove, essendoci pieno di lavoratori stagionali, abbiamo faticato un po' a trovare un posticino in campeggio per le nostre tende. La mattina seguente, su suggerimento della guida che suggeriva di non lasciare la città senza aver assaggiato una Carnavon banana, ci siamo dati allo shopping ortofrutticolo: un casco di bananine, pomodori e zucchini giganti!
La cosa fantastica è che frutta e verdura vengono lasciate su dei banchetti abbandonati lungo la strada, insieme ad un listino prezzi che ti invita a lasciare i soldi in una "honesty box"... In Italia (ma forse anche in tanti altri paesi del mondo) si porterebbero via sia la cassettina dei soldi che il banchetto con la frutta! =)






E poi di nuovo in macchina alla volta di Shark Bay...


... continua...

4 commenti:

Anonimo ha detto...

Bentornata! =) Ho letto con molto piacere le tue note di viaggio e ammirato le splendide foto ( solo tu hai inserito quelle dei fiori!).
Credo che visitare Oz(cioè guardare con occhi curiosi una realtà nuova e diversa) ti abbia permesso di VEDERE la realtà quotidiana,quella a cui siamo così abituati che perde ogni attrattiva.

Anonimo ha detto...

In tutta onestà credo che gli honesty box in Italy avrebbero poca fortuna!!!

Anonimo ha detto...

Com'è rientrare in italia dopo una lunga vacanza in australia? Ripartiresti? Vorresti essere ancora là? Cmq sei una fortunata!!! Sarita

crys ha detto...

Bella domanda...
Sono tornata in Italia senza rimpianti e convinta di tornare...
So che la mia vita è qua, vicino alle persone a cui voglio bene, quindi sono contenta di essere tornata...
Però se potessi ripartirei subito x un altro viaggio... E' un'esperienza che mi ha dato tantissimo... più di 5 anni di università o di tutte le esperienze fatte qua... xò forse è stata così proprio xchè è stata unica... chissà...